Ipno qui ipno là…..

Dopo aver letto ogni tipo di cose sui siti di mezzo mondo, ed in particolare su un sito goriziano, voglio chiarire circa l’utilizzo della parola Ipnosi.

Vi è la generale idea che ipnosi sia l’equivalente dell'”andare in trance”, la qual cosa è funzionale ma non sufficiente. E mi spiego.

La trance è uno stato di coscienza diverso da quello vigile e logico della vita quotidiana. La persona lascia che il suo ritmo cambi, si lascia un po’ andare, e cambiano alcuni parametri fisiologici (come in un normale rilassamento) e gradualmente entra in uno spazio “allargato” di cui può essere anche parzialmente cosciente. “Quanto cosciente” dipende dalla profondità della trance.

Ora, facilitare l’entrata della persona in questo stato è piuttosto facile, imparabile in breve tempo se si vuole, e vi sono molti modi di farlo; di fatto la scelta del modo dipende dalla disponibilità della persona, dalle sue caratteristiche specifiche (canali di elaborazione preferenziali etc.), dalla resistenza, dal fatto che alle procedure ci si deve abituare etc.

Non è un problema, come qualcuno dice, dover dedicare anche qualche minuto a far entrare in trance il soggetto, non sono certo pochi minuti che possono creare un fastidio a chi lavora; il vero problema è COSA NE VOGLIO FARE DELLA TRANCE ?

C’è ancora una grande confusione negli operatori al proposito, confusione che nasce dall’idea che 1. mandare in trance qualcuno sia una specie di dimostrazione di bravura quasi magica, idea vecchia come il cucco ed anche un po’ deprimente. 2. Che l’azione in sé rappresenti una presa di potere sulla persona, per cui va benissimo anche se è invasiva e non la rispetta, di fatto escludendola dal consenso. 3. Che l’andare in uno stato di trance sia in sé curativo e che poi basti dire delle stupidaggini perchè i problemi si risolvano.

L’ipnosi seria ha dimostrato che: 1. per ottenere “uno stato adatto a lavorare per ottenere cambiamenti” non è necessario che lo stato sia profondo. 2. Che lo stato ottenuto deve essere tale da poter richiedere segnali (ideomotori) allo scopo di avere dei feedback riguardanti le operazioni effettuate, altrimenti io non saprò mai se la persona (il suo inconscio) ha fatto o no le operazioni richieste. 

Concludendo,  Ipnosi è il procedimento con cui la persona si affida parzialmente (più o meno) , ma è lo strumento che permette di effettuare poi precise operazioni allo scopo di conseguire cambiamenti che porteranno all’obiettivo concordato. E qui…cascano gli asini.

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