ANDARE VERSO: VOGLIO E POSSO, QUINDI OTTENGO

ANDARE VERSO: seminario motivazionale

“Andare verso” è un operazione complessa che si realizza in due intensi giorni con strumenti ricavati da vari modelli e tecniche:  la Programmazione Neurolinguistica,  l’Analisi Transazionale, il lavoro con le Emozioni, la Respirazione, le conoscenze derivate dall’Ipnosi.

E’ un percorso di coaching facilitato per aiutare ad agire con leggerezza nel raggiungere una propria meta.

“Andare verso” vuol dire  conquistare, raggiungere, prendere, ottenere, ed è il risultato di un processo globale.

Le persone desiderano qualcosa, vogliono ottenere qualcosa oppure “vorrebbero” ottenerlo.

La differenza è sostanziale: voglio, vuol dire non ho dubbi, tutto il mio impulso è finalizzato nell’andare verso l’oggetto del desiderio;

“Vorrei” vuol dire che ci sono delle resistenze, degli ostacoli, o la percezione di difficoltà che impediscono di arrivarci e di volerlo al 100% quindi, o ci si ferma prima, o si ottiene ma non si mantiene, o si ottiene parzialmente.

Un risultato importante va immaginato, azione complessa che impegna tutto l’apparato  con cui la persona elabora le cose: quello che la persona vede (mentalmente) nel presente e nel futuro (immaginato), nel passato , cioè quello che ha impedito di ottenerlo prima (più difficile)

quello che lui si dice a proposito di ciò che vuole, quello che dicono, o direbbero gli altri, o quello che si sente ripetere  da voci che sono entrate e rimaste nella sua memoria uditiva

quello che la persona prova, immaginando la sensazione che avrebbe nel momento in cui ottiene quello che vuole e tutto quello che proverà durante il percorso.

Ecco dunque che l’azione si manifesta nella sua complessità già dal primo istante, dal primo pensiero /impulso.

Poi c’è la progettazione che è complessa perché l’obiettivo non si raggiunge tutto insieme, ma passo dopo passo,

E dunque: qual’è il primo passo da fare ? E cosa incontrerò nel percorso ?

Incontrerò facilitatori, aiuti, persone che mi sosterranno, che mi aiuteranno, che parteciperanno, ma anche cose che freneranno la mia corsa;  a volte saranno impedimenti reali, altre volte anche solo sensazioni. 

Come fare dunque a confrontarmi con tutti i me stesso di ogni età che nel tempo hanno vissuto esperienze, hanno dato pareri, hanno provato sensazioni, soprattutto nel periodo dell’infanzia, le cui conclusioni sono inconsciamente memorizzate ?

Oppure farò i conti con convinzioni che fanno parte di me, assunte chissà quando, ed in seguito a quali esperienze, che mi hanno convinto che posso o che non posso o che posso solo se, o che, per potere ho bisogno del permesso di Qualcuno.

Si devono configurare quindi le nuove opzioni, conseguenza di nuove visioni o ristrutturazioni delle situazioni o dei contesti, che vanno pensate, identificate, visualizzate, immaginate, Il tutto attraverso nuove esperienze.

La persona deve  sapere cosa succederà, quando l’obiettivo sarà raggiunto: sarà quindi necessario essere molto concreti: voglio stare bene…non ha senso, perché non è legato ad una realizzazione.

Lo stato è una cosa variabile, ora sono stanco, tra un po’ posso essere euforico, poi mi annoio, poi mi sento in forma, è normale. Lo stato da ottenere deve essere di grande soddisfazione per qualcosa che ho realizzato concretamente.  Può essere anche qualcosa di piccolo, ma che per noi ha valore.

Siamo arrivati al punto, il valore: ecco perché “andare verso”; non ha senso andare verso qualcosa solo per sfuggire ad un altra, come chi, per sfuggire ad una relazione scomoda o insoddisfacente ne cercano un altra, restando però gli stessi, con immutate strategie di vita, e portando nella nuova relazione ogni elemento che ha causato la fine della precedente.

Da soli è difficile, insieme è più bello.